Sole e cute.

L’avvicinarsi della bella stagione rende necessario ricordare alcuni consigli in previsione dell’esposizione al sole.

Il sole è fondamentale per la vita sul nostro pianeta: ha indubbiamente alcune azioni benefiche, per quanto riguarda l’uomo.

- riscalda il corpo

- stimola la produzione di melanina, che ci protegge dai danni delle radiazioni UVA e UVB

- induce la produzione della vitamina D

- effetto benefico sull’umore

 

Negli ultimi anni però, si è passati alla cosiddetta moda dell’abbronzatura, in cui cioè la figura del corpo bello e abbronzato a tutti i costi, l’ha fatta da padrona. Sembra che sia stata Coco Chanel a lanciarla, all’inizio del secolo scorso.

Quindi occorre conoscere i rischi legati ad una cattiva esposizione al sole e i consigli per potersi  esporre cercando di limitare i danni.

Da una parte abbiamo il sole: che invia i raggi ultravioletti, di tipo A e B.

I primi penetrano in profondità nella pelle, favoriscono l’invecchiamento cutaneo (deterioramento del collagene, della elastina) e possono deprimere il sistema immunitario.

I secondi si fermano alla epidermide, dove esplicano la loro azione più aggressiva, potendo danneggiare il DNA delle cellule inducendo tumori cutanei, anche maligni.

Alcuni fattori possono modificare l’intensità dei raggi ultravioletti che raggiungono la  cute:

l’ora del giorno, la stagione, la latitudine, l’altitudine e le condizioni atmosferiche.

Ad esempio per quanto riguarda il primo aspetto, sappiamo che il sole dalle 11 alle 15 si trova allo zenit, per cui il sole raggiunge la massima intensità.

E’ pertanto consigliabile esporsi utilizzando schermi solari elevati o indossando indumenti (maglietta, cappello e occhiali da sole).

Dall’altra parte abbiamo l’uomo e la sua pelle.

E’ importante infatti il concetto di fototipo, che si determina in base al colore della carnagione, dei capelli e degli occhi, ed esprime la capacità o meno di abbronzarsi dell’individuo.

In base al fototipo quindi si sceglie la protezione solare, che deve servire a limitare i danni delle radiazioni ultraviolette e a ridurre i rischi di scottature solari.

E’ bene che il solare contenga filtri efficaci sia contro gli uvB, che gli uvA.

L’esposizione deve essere progressiva, senza esagerare e senza fretta.

Esistono diverse formulazioni (crema, latte, spray, gel) che rispondono meglio alle diverse esigenze cosmetiche.

L’applicazione del solare deve essere accurata senza tralasciare nessuna area corporea.

Si consiglia di rinnovare l’applicazione ogni due ore circa, e in caso di sudorazione eccessiva o di bagni.

Attenzione ai farmaci assunti e a quelli applicati sulla cute. Alcuni possono essere foto sensibilizzanti e provocare reazioni cutanee indesiderate.

Attenzione a prodotti cosmetici e ai profumi che possono causare dermatiti mediate dalla esposizione alla luce del sole.

Proteggete sempre e con cura i vostri bambini. Le ustioni solari in età infantile rappresentano un fattore di rischio per la comparsa di tumori della pelle.

Ricordate che gli Uv sono in grado di passare attraverso le nuvole, e anche attraverso l’acqua, e che alcune superfici, tra cui anche la sabbia, riflettono una grande quantità di ultravioletti.

Quindi proteggetevi anche col tempo incerto o variabile, in caso di immersioni, e se rimanete sotto l’ombrellone.